Salve,
fratelli e sorelle, di seguito ecco la seconda riflessione per il venerdì
santo: “la Pasqua e il mio IO”.
Quella di ieri, giovedì santo, era: “Il
mio IO e la Pasqua”; mentre,
domani, sarà: “DIO, il mio io e la
PASQUA”.
Salve,
fratelli e sorelle, di seguito ecco la seconda riflessione per il venerdì
santo: “la Pasqua e il mio IO”.
L’eterna
storia dell’uomo: viviamo e non sappiamo, crediamo e non sperimentiamo; spesso
ci accontentiamo delle soddisfazioni che proviamo a livello emozionale, dei
piaceri gustati attraverso i sensi, dei traguardi raggiunti a livello di conquiste
e di conoscenza: IO, Io, io… Sempre io. Tutto in funzione dell’IO.
La Pasqua,
in quanto tale, è un mistero. Essa ci prende per come siamo, con i nostri
limiti, i nostri difetti, i nostri peccati e ci cambia totalmente. Ci rivolta
totalmente.
Solo per chi
si accontenta di quello che è, e di quello che ha, la Pasqua rimane un evento
passeggero, segnato sul calendario e basta. Chi segue Gesù Cristo, al
contrario, vive la novità della rinascita come passaggio dall’uomo che era a
quello profondamente rinnovato nell’anima e rigenerato nello spirito.
Corpo, anima
e spirito, infatti, si ricongiungono come Gesù Cristo è unito al Padre nello
Spirito Santo. La Pasqua di resurrezione, quindi, non ti lascia più solo con il tuo IO, ma ti
accoglie nella comunione e nella GIOIA DI DIO.
Nel Suo
testamento del giovedì santo, rivolgendosi a Dio Padre, Gesù dice: “E la gloria
che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa
sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo
sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.” E lo diceva
nella piena consapevolezza della passione che avrebbe vissuto da lì a poco. Il
venerdì santo è memoriale della sofferenza e morte fisica di Gesù Cristo per
farci conoscere la strada da seguire per non rimanere nella morte spirituale causata
dal peccato.
Il peccato,
lo sappiamo, divide e lascia soli con se stessi; la Pasqua (e questo è il vero passaggio),
celebrata con fede e vissuta attraverso i Sacramenti rappresenta un nuovo
principio poiché non si rimane inchiodati in croce, all’albero del mio IO, ma si
sale sulla Croce di Cristo per risorgere con LUI a vita nuova. Buon Venerdì
santo: festa del DONO, del PERDONO e della DIVINA MISERICORDIA.
Domani la
terza riflessione a conclusione del Triduo e in preparazione alla Santa Pasqua.
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