venerdì 14 aprile 2017

La seconda riflessione per il venerdì santo: “la Pasqua e il mio IO”

Salve, fratelli e sorelle, di seguito ecco la seconda riflessione per il venerdì santo: “la Pasqua e il mio IO”. Quella di ieri, giovedì santo, era: “Il mio IO e la Pasqua”; mentre, domani, sarà: “DIO, il mio io e la PASQUA”.

Salve, fratelli e sorelle, di seguito ecco la seconda riflessione per il venerdì santo: “la Pasqua e il mio IO”.
L’eterna storia dell’uomo: viviamo e non sappiamo, crediamo e non sperimentiamo; spesso ci accontentiamo delle soddisfazioni che proviamo a livello emozionale, dei piaceri gustati attraverso i sensi, dei traguardi raggiunti a livello di conquiste e di conoscenza: IO, Io, io… Sempre io. Tutto in funzione dell’IO.
La Pasqua, in quanto tale, è un mistero. Essa ci prende per come siamo, con i nostri limiti, i nostri difetti, i nostri peccati e ci cambia totalmente. Ci rivolta totalmente.
Solo per chi si accontenta di quello che è, e di quello che ha, la Pasqua rimane un evento passeggero, segnato sul calendario e basta. Chi segue Gesù Cristo, al contrario, vive la novità della rinascita come passaggio dall’uomo che era a quello profondamente rinnovato nell’anima e rigenerato nello spirito.
Corpo, anima e spirito, infatti, si ricongiungono come Gesù Cristo è unito al Padre nello Spirito Santo. La Pasqua di resurrezione, quindi,  non ti lascia più solo con il tuo IO, ma ti accoglie nella comunione e nella GIOIA DI DIO.
Nel Suo testamento del giovedì santo, rivolgendosi a Dio Padre, Gesù dice: “E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.” E lo diceva nella piena consapevolezza della passione che avrebbe vissuto da lì a poco. Il venerdì santo è memoriale della sofferenza e morte fisica di Gesù Cristo per farci conoscere la strada da seguire per non rimanere nella morte spirituale causata dal peccato.
Il peccato, lo sappiamo, divide e lascia soli con se stessi; la Pasqua (e questo è il vero passaggio), celebrata con fede e vissuta attraverso i Sacramenti rappresenta un nuovo principio poiché non si rimane inchiodati in croce, all’albero del mio IO, ma si sale sulla Croce di Cristo per risorgere con LUI a vita nuova. Buon Venerdì santo: festa del DONO, del PERDONO e della DIVINA MISERICORDIA.

Domani la terza riflessione a conclusione del Triduo e in preparazione alla Santa Pasqua.

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